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“Lezioni Americane” con Giorgio Albertazzi – 11 – 12 – 13 aprile

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11 – 12 – 13 aprile

GIORGIO ALBERTAZZI
Lezioni Americane
di Italo Calvino
regia Orlando Forioso

GLI SPETTACOLI AVRANNO LUOGO PRESSO
IL TEATRO SAN BABILA IN CORSO VENEZIA, 2/A

Spettacoli:
venerdì – sabato ore 20.30
domenica ore 15.30

Le Lezioni americane sono cinque conferenze scritte nel 1985 da Italo Calvino per le ” Charles Eliot Norton Poetry Lectures ” della Harvard University. L’invito era un vero evento per la nostra cultura, Calvino sarebbe stato il primo italiano a tenere quelle conferenze, preceduto negli anni dalle più grandi personalità della letteratura mondiale: T.S.Eliot, Stravinsky, Borges, Northrop Frye, Octavio Paz . Sfortunatamente, lo scrittore morirà qualche mese prima della partenza per l’America, e le Lezioni resteranno allo stato di manoscritto, in mezzo a tutte le carte, gli appunti e gli scritti inediti.
Alcuni anni dopo, sua moglie, Ester Calvino, le fece pubblicare sotto il titolo di Lezioni americane – Six memos for the next millenium (Sei proposte per il prossimo millennio). In realtà le lezioni sono cinque, ma Calvino doveva scrivere in America la sesta, della quale conosciamo solo il titolo: Consistenza.

Giorgio Albertazzi porta in scena la lezione sulla leggerezza, un grande insegnamento per tutti i portatori sani di scrittura e arte in generale.
E ci riesce, con un palcoscenico che mostra pochi essenziali elementi: una scrivania ingombra di libri e di una macchina da scrivere, dei quadri accatastati. Una giovane violoncellista commenterà con il suo strumento alcuni momenti del racconto. Immagini verranno proiettate sul fondale.
Albertazzi diventa insegnante pronto a trasmettere e a ordinare i valori della letteratura aiutato da una giovane studentessa che gli porrà le domande fondamentali per capire, per andare a fondo. E si comincia.
Albertazzi diventa Calvino: la parola è in primo piano, l’impegno è di rappresentare i valori della leggerezza. La studentessa impugna una videocamera, riprende tutto: sul fondale, mentre l’attore parla, si riflettono le immagini delle sue mani, del suo volto…
E cosa c’è di più leggero del teatro? Allora Albertazzi ci lascia con una frase e uno sguardo d’intesa: “Dovunque stiamo andando cerchiamo di andarci con leggerezza”

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