Al Teatro Carcano di Milano
da mercoledì 2 a domenica 13 aprile 2014
Teatro Stabile di Napoli -Teatro Stabile delle Marche
Arturo Cirillo
L’AVARO di Molière -Traduzione di Cesare Garboli
Con Michelangelo Dalisi Monica Piseddu Luciano Saltarelli
Antonella Romano Salvatore Caruso Sabrina Scuccimarra
Giuseppina Cervizzi Rosario Giglio
Personaggi e interpreti Arpagone/Arturo Cirillo; Cleante/Michelangelo Dalisi; Elisa/Monica Piseddu; Valerio/Luciano Saltarelli; Mariana/Antonella Romano; Anselmo/Saetta/Fildavena Salvatore Caruso; Frosina/Sabrina Scuccimarra; Mastro Simone/Baccalà/Commissario/ Giuseppina Cervizzi; Mastro Giacomo/Rosario Giglio
Scene di Dario Gessati -Costumi di Gianluca Falaschi
Disegno luci di Badar Farok -Musiche di Francesco De Melis
Regia di Arturo Cirillo
Portare in scena un classico popolare come L’Avaro non è impresa facile e in questo suo lavoro, che lo vede impegnato come interprete e regista, Arturo Cirillo decide di evidenziare il lato noir della comicissima commedia molieriana. Ecco quindi Arpagone, vecchio, vecchissimo, depauperato da ogni orpello, vestito di nero, con i capelli bianchi ed arruffati di un barbone, rinsecchito dalla sua avarizia che lo porta a ripiegarsi, anche fisicamente, su se stesso. Un’avarizia la sua, come il bellissimo finale dichiara esplicitamente, che trascende la cupidigia per il denaro, ma che è una sorta di morbo che lo allontana dai suoi affetti, e che si espande in tutta la sua casa e sulle persone che la abitano. Un Molière, dunque, di cui si riscoprono tutte le possibili analogie con il momento presente.
Nell’allestimento prodotto dal Teatro Stabile di Napoli e dal Teatro Stabile delle Marche, giudicato dalla critica “felice”, “acuto”, “preciso”, “funzionale”, Cirillo nei panni di Arpagone fornisce una delle migliori prove d’attore degli ultimi anni.