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“Arlecchino servitore di due padroni” – dal 6 al 28 maggio

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Piccolo Teatro Grassi (via Rovello 2 – M1 Cordusio), dal 6 al 28 maggio 2017

Arlecchino servitore di due padroni

Pubblicità / tel: +39 3460730605

di Carlo Goldoni, regia Giorgio Strehler

messa in scena Ferruccio Soleri, con la collaborazione di Stefano de Luca

scene Ezio Frigerio, costumi Franca Squarciapino

luci Gerardo Modica, musiche Fiorenzo Carpi

movimenti mimici Marise Flach, scenografa collaboratrice Leila Fteita

maschere Amleto e Donato Sartori

con Ferruccio Soleri*

e con (in ordine alfabetico) Enrico Bonavera, Giorgio Bongiovanni, Francesco Cordella,

Davide Gasparro, Alessandra Gigli, Stefano Guizzi, Pia Lanciotti, Sergio Leone, Lucia Marinsalta, Fabrizio Martorelli, Tommaso Minniti, Stefano Onofri, Annamaria Rossano

e i suonatori Gianni Bobbio, Francesco Mazzoleni, Matteo Fagiani, Celio Regoli,

Elisabetta Pasquinelli

produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

* Nelle recite del 6, 7, 9, 10, 12, 17 (pom.), 19, 21, 24, 26, 28 maggio il ruolo di Arlecchino è interpretato da Enrico Bonavera, Brighella da Stefano Guizzi e il suggeritore da Fabrizio Martorelli.

 

Dal 6 al 28 maggio 2017 al Piccolo Teatro Grassi

Arlecchino

Un atto d’amore assoluto per il teatro

Al via le iniziative per i 70 anni del Piccolo,

25.500 giorni di Teatro

La storia di Arlecchino servitore di due padroni, diceva Giorgio Strehler, è “memoria vivente”. Come un inarrestabile fiume in piena, lo spettacolo – con Ferruccio Soleri ed Enrico Bonavera nel ruolo del titolo – fa nascere ogni sera la magia in palcoscenico. Perché “Arlecchino è sempre uguale e sempre diverso”, scriveva il maestro, ed è “libero dal tempo che passa”. 

Fra squilli di tromba e battere di grancassa, si alza il sipario ed eccoli lì gli attori, tutti insieme, il braccio alzato nel saluto al pubblico: Arlecchino, con il suo vestito a pezze multicolori, la sua maschera da gatto è in mezzo a loro. Ha un particolare significato, nel mese in cui si celebra il Settantesimo del Piccolo, riproporre i lazzi, i duelli e le risate, ma soprattutto la poesia, il “teatro puro” di Arlecchino servitore di due padroni, creato nel luglio del 1947 da Giorgio Strehler reinterpretando la tradizione goldoniana. Arlecchino è lo spettacolo italiano più visto nel mondo; con Arlecchino il Piccolo ha percorso il globo, da nord a sud, da est a ovest, trasmettendo tutta la sua inarrestabile carica di energia e di emozione. Nel ruolo del titolo, Ferruccio Soleri – che si alterna con Enrico Bonavera – porta in teatro il Guinness dei primati, per la più lunga permanenza nello stesso ruolo. Manifesto di un modo di fare teatro, palestra di attori – da sempre gli allievi della Scuola del Piccolo entrano a far parte della grande famiglia di Arlecchino, in un ideale passaggio del testimone con i loro predecessori – lo spettacolo è un atto d’amore assoluto per il teatro.

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